Oltre 40 milioni di euro di danni
richiesti dalle parti offese, tra cui il Comune di Senigallia
che ha presentato un conto da 9 milioni di euro, nel
procedimento penale relativo all'alluvione di Senigallia del
maggio 2014. Nell'udienza davanti al gup di Ancona Francesca De
Palma hanno chiesto di costituirsi parti civili, oltre al
Comune, 376 persone fisiche (la stragrande maggioranza assistita
dall'Unione nazionale consumatori che vuole essere nel processo
anche in proprio), tra le quali i familiari di quattro persone
decedute, e 24 aziende. In otto rischiano il processo per reati,
contestati a vario titolo, che vanno dall'omicidio plurimo
colposo a lesioni gravi, inondazione, abuso d'ufficio e falso
ideologico. Tra gli imputati il sindaco di Senigallia Maurizio
Mangialardi, l'ex sindaco Luana Angeloni, tecnici, consulenti,
dirigenti della Regione e del Comune. Il giudice ha rinviato
all'udienza del 29 aprile per dare modo alle difese di
consultare la documentazione depositata dalle parti offese.
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