Nei primi tre mesi dell'anno sono
stati denunciati 4.581 infortuni nelle Marche, 215 in più
rispetto allo stesso periodo del 2018 (+4,9%). Un incremento
notevolmente più alto di quello registrato a livello nazionale
(+1,9%). Crescono, in particolare, gli infortuni durante il
lavoro (+5,8%) mentre quelli in itinere presentano una live
diminuzione (-0,9%). Il trend peggiore è quello della provincia
di Ancona (+9,0%), seguita da Macerata (+4,6%), Pesaro Urbino
(+2,6%), Fermo (+1,6%) e Ascoli Piceno (+0,9%). "Al di là delle
statistiche - commenta Daniela Barbaresi, segretaria generale
Cgil Marche - dobbiamo essere consapevoli che dietro a quei
numeri ci sono lavoratori e lavoratrici in carne e ossa. Per
questo, prima di tornare a piangere un altro morto sul lavoro,
occorre intervenire a ogni livello con un'azione forte da parte
di tutti, dalle imprese alle Istituzioni, investendo in
sicurezza, prevenzione, formazione, lavoro stabile e di qualità
e condizioni di lavoro dignitose".
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