La Procura di Ancona ha affidato al consulente informatico forense piemontese Giuseppe Dezzani l'incarico per le perizie sui telefonini della cosiddetta 'banda dello spray', di un negoziante di compro oro e di un ottavo indagato - un 22enne di Modena, per ricettazione - che si aggiunge ai sette che erano stati arrestati ad agosto scorso per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) con l'accusa di omicidio preterintenzionale: la presunta gang dedita a rapine seriali di collanine ai danni di ragazzi, secondo l'accusa, basata anche su un corposo faldone di intercettazioni telefoniche, entrò in azione anche a Corinaldo e gli spruzzi di spray al peperoncino avrebbero causato la calca in cui morirono cinque giovanissimi e una madre 39enne nella notte tra il 7 e l'8 dicembre scorsi. La perizia riguarda una decina di dispositivi (telefonini e un pc) è stata conferita all'esperto che ha lavorato anche ad altri casi importanti come quello della Costa Concordia e dell'omicidio di Yara Gambirasio.
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