"Diritti per tutti, sfruttamento per nessuno". Lo hanno scritto su uno striscione esposto durante un sit-in, con bandiere, davanti al negozio Zara di Ancona i lavoratori addetti allo scarico delle merci dell'esercizio commerciale, che non sono però dipendenti del marchio di proprietà del gruppo Inditex: le attività, spiegano in una nota, sono appaltate a una cooperativa milanese (X. Service) che si occupa di pulizie e facchinaggio". Gli addetti denunciano la loro situazione comune "uno dei tanti casi di un sistema di sfruttamento diffuso in tutta la filiera delle catene della moda: un sistema che si fonda sull'utilizzo di lavoro 'grigio' (a metà tra lavoro nero e in regola), sul mancato rispetto di tutele e libertà sindacali". "Siamo tutti migranti, - spiegano - e siamo stati fino ad oggi disposti ad accettare queste condizioni perché siamo stati costretti. Le nostre paghe sono ridicole indegne di un lavoro onesto".
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