Con tre navi in lavorazione, la Sevena Seas Spolendor consegnata oggi, la Silver Sea in consegna a luglio e un'altra nave da crociera per la Viking, lo stabilimento di Ancona di Fincantieri ha il "portafoglio ordini saturo fino al 2023, abbiamo una serie di opzioni su cui stiamo a lavorando e nei prossimi mesi daremo maggiore continuità ad Ancona".
Lo ha detto il direttore generale della Divisione Navi Mercantili di Fincantieri Luigi Matarazzo, a margine della cerimonia di consegna della Seven Seas Splendor all'armatore.
Il
cantiere si trova "oggi in una fase nuova. La splendida nave di
lusso che oggi prende il mare è forse la costruzione più lontana
da quelle di tipo più mercantile in cui il cantiere era
specializzato: traghetti che per anni in passato hanno
costituito il suo carico di lavoro. Si tratta di una transazione
tutt'altro che scontata, che ha richiesto uno sforzo da parte di
tutti i lavoratori, interni e dell'indotto, e ci ha condotti a
risultati come quello di oggi". Per il sito anconetano "la
limitazione è la taglia, quella che viene consegnata oggi è una
nave da 55 mila tonnellate di stazza lorda, qui possiamo
arrivare a navi da 58 mila". Bisogna superare "il collo di
bottiglia" rappresentato dal bacino, che attualmente è lungo 240
metri. Fincantieri ha presentato "un progetto per l'estensione
verso terra, ne stiamo discutendo con i vari enti ma chiedo la
collaborazione di tutti. Il lavoro c'è e bisogna rimboccarsi le
maniche". L'opera richiede un investimento di 80 milioni di
euro: 40 già stanziati da Fincantieri, gli altri attesi dal
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il 12 febbraio la
sindaca di Ancona Valeria Mancinelli incontrerà a Roma il
ministro Paola De Micheli. Matarazzo si è detto fiducioso:
"credo che tutti abbiano capito cosa significa avere un bacino
più grande, sarà un vantaggio per tutto il territorio. Stiamo
anche assumendo nuovo personale, qui ad Ancona abbiamo preso 35
persone nel 2019 e ne prenderemo altrettante nel 2020".
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