"L'amarezza di non poter sostenere l'esame di maturità nella sua pienezza, con tutte le sue prove scritte e i suoi riti, comprese le ansie, resterà per sempre". A parlare sono Beatrice Franconi e Lucia Temperi, studentesse del liceo Scientifico di Camerino ed entrambe di Ussita, uno dei borghi dell'Appennino marchigiano devastati dai terremoti del 2016. Beatrice e Lucia vanno a scuola insieme dalla materna e adesso si apprestano all'unica prova - quella orale - prevista per gli studenti del quinto anno delle Superiori. Una scadenza gravata dal doppio peso del sisma e dell'emergenza covid. L'ANSA le ha incontrate a ridosso del centro storico di Ussita, alle loro spalle ancora macerie e distruzione.
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