In vista delle regionali il sindaco di Pesaro Matteo Ricci vede una "destra non credibile, con un candidato sconosciuto e estremista, quello della marcia su Roma" (Francesco Acquaroli, che partecipò a una cena 'nostalgica' lo scorso ottobre, da cui prese le distanze, ndr) e, al contrario, un "centrosinistra compatto con un candidato dal profilo fortemente istituzionale", il sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi. Il centrosinistra, dice all'ANSA, è "una "grande squadra" di cui "fa parte" anche il presidente uscente Luca Ceriscioli, che avrà "il giusto riconoscimento e la valorizzazione per l'impegno di questi anni e i risultati raggiunti". Ricci, presidente nazionale di Ali, lancia un appello a M5s al dialogo "fino all'ultimo", "l'isolamento non ha senso, rischia di fare cadere la Regione in mano alla destra e non produce cambiamento. Mentre le Marche possono diventare un vero laboratorio nazionale". Le stesse Marche che, dopo il coronavirus, hanno bisogno di "progetto e visione" .
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