Garage e sottoscala adibiti
a stanze per l'accoglienza delle persone e famiglie in
difficoltà economiche; nuclei di tre o quattro persone stipate
in 25 mq; finestre di un piano seminterrato che, quando ci sono,
si affacciano su fogne o tubi di scappamento delle auto; bagni
con perdite, acqua stagnante e maleodorante; insetti e fango che
esce dalla doccia quando piove. Sono le situazioni denunciate da
alcuni cittadini ospitati in un residence di Senigallia, con il
supporto degli attivisti dello spazio autogestito Arvultùra e
delle Brigate Volontarie per l'Emergenza Senigallia. Oggi hanno
organizzato un sit in sotto il municipio per sensibilizzare
Comune e Asur, su ciò che almeno cinque nuclei familiari
segnalano da tempo. Soluzioni abitative per cui i servizi
sociali di Senigallia (ora affidati all'Unione dei Comuni "Le
terre della marca senone") pagano - convenzione stipulata oltre
dieci anni fa - dai 200 ai 500 euro al mese ma che vengono
giudicate dagli abitanti non dignitose. Una delegazione è stata
ricevuta dal vicesindaco Memè.
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