Nell'ambito di un'indagine partita nel 2018, durante la perquisizione dell'abitazione di un anziano antiquario di Urbino i carabinieri avevano trovato materiale fotografico su affreschi asportati nella disponibilità di suo fratello anch'egli restauratore in pensione. E' lo spunto che ha portato i militari del Nucleo Tutela patrimonio di Ancona a controllare anche la casa di quest'ultimo dove è stata trovata invece una pala d'altare raffigurante San Martino posta sopra l'ingresso, risalente alla seconda metà del '500 e asportata nella chiesa di S. Maria della Cella di Apecchio, inagibile dagli anni '70. Il padrone di casa aveva detto di averla avuta da un sacerdote in pagamento della sistemazione di arredi in chiesa; le indagini del Ntp con l'aiuto dell'Arma territoriale e di testimoni dell'epoca, hanno accertato che la pala (223X180 cm), che non risultava nella banca dati delle opere trafugate, era stata sottratta. L'opera è stata sequestrata e riconsegnata alla Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola.
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