"Il Sars-Cov-2 è un virus dalle tante
facce, in parte sconosciute, ancora ignoti gli effetti nel
medio-lungo periodo sulla salute dei pazienti che abbiamo
curato". Così hanno raccontato i medici dell'ospedale 'Carlo
Urbani' di Jesi, uno dei centri più attivi nell'affrontare
l'emergenza sanitaria con 268 positivi ricoverati. Per oltre 200
di loro, i positivi che sono stati dimessi, presso il vecchio
ospedale 'Murri' è nato l'Ambulatorio Integrato post Covid19, la
cui attività è stata presentata dal dg Asur Nadia Storti, dal
direttore Area Vasta 2 Giovanni Guidi, e da Marco Candela,
direttore di Medicina generale del 'Carlo Urbani'. L'ambulatorio
fonde in un'unica offerta assistenziale competenze
infettivologiche, pneumologiche, riabilitative e psicologiche ai
pazienti positivi ed ex positivi per monitorare l'impatto
dell'infezione sul corpo e sulla psiche, e studiare percorsi di
cura integrati e diversi per ogni malato. Previsto anche l'avvio
di procedure di telecontrollo da remoto, con strumenti medicali
dedicati e videochiamate, chat, email.
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