Inizierà il prossimo 6
ottobre il censimento del cervo all'interno del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini. "Si tratta del 12/o censimento finalizzato
a darci una indicazione sul numero di cervi dislocato
all'interno dell'area protetta. Ad oggi abbiamo rilevato circa
800 esemplari concentrati prevalentemente sull'alta valle del
Nera, un numero importante considerando che il cervo è stato
reintrodotto nel territorio del Parco nel 2005" spiega
Alessandro Rossetti, biologo del Parco. La modalità di conteggio
sarà realizzata tramite il bramito, il tipico vocalizzo emesso
dai cervi maschi nel periodo degli accoppiamenti per difendere
il proprio territorio e il possesso dell'harem. Il censimento
rientra tra le attività previste nel progetto Wolfnet 2.0
direttiva biodiversità promosso dal Ministero dell'Ambiente.
Quest'anno, fa sapere il Parco, non sarà possibile partecipare
se non per chi ha già sperimentato in passato questa esperienza
ed ha già svolto la formazione prevista per il censimento.
"Purtroppo, le misure anticovid - dice Andrea Spaterna,
presidente dell'ente - ci hanno spinto a valutare più opportuno
il limitare la partecipazione. Per cui mi appello a quei
volontari che vorranno ripetere questa attività perché si
mettano in contatto con noi, se non ancora raggiunti dalle
nostre comunicazioni". "Partecipare è interessante e utile
perché può consentire al Parco un'azione di controllo necessaria
per monitorare il trend di crescita della popolazione dei cervi,
considerando che parliamo di un mammifero che contribuisce alla
ricostruzione degli equilibri naturali e che rappresenta
un'importante preda naturale per il lupo", aggiunge il
presidente.
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