E' una squadra " competente, autorevole e coesa" la giunta reginale delle Marche guidata da Francesco Acquaroli (Fdi), la prima di centrodestra nella storia dell'ente. L'ha definita così il governatore presentando il suo esecutivo composto da sei assessori, tutte persone che hanno esperienze amministrative e politiche, tutti con esperienza come sindaci, vice sindaci o assessori, qualcuno anche in Parlamento.
Per sé il presidente ha tenuto le deleghe alle politiche europee (e Recovery fund), grandi infrastrutture (porto, aeroporto e interporto), turismo, rapporto con il capoluogo di Regione. Il criterio della competenza ha prevalso sulla rappresentanza territoriale e sulle quote rosa, anche se in giunta la differenza di genere è garantita da Giorgia Latini, che ha lasciato la Camera. "La giunta deve esprimere una visione complessiva, unitaria e sinergica", contro la tradizionale "frammentazione" delle Marche" ha detto Acquaroli, annunciando l'istituzione di una nuova figura, il sottosegretario alla presidenza della Regione. Subito dopo c'è stata la prima riunione di giunta: un opiano contro il covid, la programmazione dei fondi Ue, il bilancio che dovrà tenere conto delle conseguenze economiche della pandemia e la ricostruzione post sisma i primi temi in agenda.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA