"Valutata la situazione sanitaria
generale e i ripetuti casi di positività al virus tra giudici e
personale dell'ufficio, appare necessario invitare i giudici a
rinviare le udienze con processi non prioritari e comunque
dilazionabili". Con un decreto firmato il 3 novembre dal
presidente Giovanni Spinosa, anche l'attività del Tribunale di
Ancona si ferma per il covid. Il provvedimento, che sarà in
vigore da lunedì prossimo, 9 novembre, stabilisce che tutti i
rinvii, salvo casi specifici di necessità, dovranno essere
fissati a data successiva al primo aprile 2021. "I giudici
onorari rinvieranno tutte le udienze fissate fino al 9 dicembre
- riporta la nota di Spinosa -, i giudici togati rinvieranno le
udienze fissate fino al 9 dicembre se prive di ragioni di
urgenza e se potenzialmente foriere di assembramento". Restano
invariate convalide e direttissime. Per lunedì era prevista
l'udienza per il processo (che è già a dibattimento) del crac di
Banca Marche, ma il presidente del collegio penale, il giudice
Francesca Grassi, ha annunciato che l'udienza non ci sarà
proprio a seguito del decreto del presidente del Tribunale.
Grassi ha spostato l'udienza al 25 gennaio 2021 (alle 9), non
ritenendo ci siano "specifiche ragioni di urgenza" e
considerando che tale procedimento porta "di media in aula non
meno di 40 persone, escluso il pubblico e con una permanenza in
aula di una media di sei ore e senza una aerazione esterna
diretta".
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