Nelle Marche quasi 1 ragazza su 5,
non studia, non lavora e non segue nessun percorso formativo;
già prima della crisi legata al covid il 23,3% dei minori viveva
in povertà relativa, ci sono asili nido solo per il 18,8% dei
bambini e la dispersione scolastica è all'8,7%. Sono i dati
salienti relativi alle Marche dell'XI edizione dell'Atlante
dell'infanzia a rischio in Italia di Save Children, intitolata
"Con gli occhi delle bambine". Nella regione, il 18,8% delle
ragazze tra 15 e 29 anni rischia entro l'anno di trovarsi nel
"limbo" dei Neet contro il 12,1% dei coetanei maschi,
"rinunciando così ad aspirazioni e a progetti per il proprio
futuro". E la scura della crisi legata all'epidemia porta
conseguenze socio-economiche che rischiano di rendere ancor più
profonde le disuguaglianze. Nelle Marche, il 23,3% dei minori
vive in condizioni di povertà relativa, un dato che supera la
media nazionale che si attesta al 22%. Nell'anno scolastico
2018-2019 solo il 18,8% dei bambini aveva accesso a servizi
pubblici offerti dai Comuni, dato migliore della media nazionale
del 13,2%. Così come è migliore l dispersione scolastica: nella
regione meno di 1 giovane su 10 (8,7%). Poche le opportunità di
crescita culturale al di fuori della scuola: nelle Marche nel
2018-2019, più di 2 minori su 5 tra i 6 e i 17 anni non
leggevano neanche un libro extrascolastico all'anno.
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