Sono risultati negativi al coronavirus i sei operatori della stazione di Ascoli Piceno del Soccorso Alpino e Speleologico Marche (Cnsas), coinvolti nel recupero del climber 41enne di Ascoli Piceno infortunatosi a Colle San Marco il 6 novembre durante un'arrampicata, mentre sarebbe dovuto rimanere a casa in quarantena, poi risultato positivo e denunciato per la violazione delle misure anti-Covid.
Dopo aver preso contezza della positività del ragazzo, i tecnici della stazione di Ascoli coinvolti nelle attività di soccorso, si erano subito posti in isolamento volontario, in attesa di essere sottoposti a tampone, sotto costante monitoraggio del Servizio regionale Marche. Fortunatamente tutti, che non avevano accusato alcun sintomo, sono poi risultati negativi. Provvidenziale con ogni probabilità, l'addestramento sulle manovre tecnico-sanitarie ed il rispetto dei protocolli anti Covid-19, oggetto di costante aggiornamento.
"L'evento - sottolinea il Soccorso Alpino e Speleologico Marche - mette in evidenza quanto siano fondamentali il rispetto delle procedure di contrasto alla pandemia ormai note e quanto sia importante il lavoro dei colleghi sanitari e del sistema dell'emergenza-urgenza, a cui siamo grati".
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