"Pronto, dobbiamo consegnare kit per la raccolta rifiuti nelle abitazioni di persone in quarantena...". La telefonata 'trappola' da un numero privato era arrivata da un sedicente addetto Cosmari a una signora di Tolentino (Macerata) ma non si trattava di un operatore della società che si occupa di raccolta differenziata e che gestisce anche impianti di cernita delle macerie del sisma. L'azienda Cosmari conferma che non si trattava di un avviso istituzionale: "precisa come, in situazioni analoghe verificatesi precedentemente, tutti i dipendenti di Cosmari srl indossano divise facilmente riconoscibili e che ogni volta si qualificano agli utenti in base alle proprie mansioni. Nel caso specifico gli operatori Cosmari contattano le persone malate o in quarantena, solo ed esclusivamente, dopo la segnalazione del Comune". "Tutte le chiamate - aggiunge l'azienda - vengono effettuate da Cosmari da personale qualificato per organizzare il servizio di raccolta domiciliare per questa particolare tipologia di utenza, in piena sicurezza. Pertanto si invitano i cittadini a non intrattenere alcun tipo di rapporto con persone che si presentano direttamente nelle case a nome Cosmari, se non identificabili".
"Purtroppo sempre più cittadini, - ricorda Cosmari - specie persone anziane, sono vittime di truffe o raggiri. Imbrogli sofisticati messi a segno da falsi operai o falsi controllori che potrebbero trarre in inganno anche le persone più attente".
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