Sei persone formalmente
residenti in provincia di Ancona erano tornate da tempo a vivere
nei rispettivi Paesi d'origine, fuori dall'Ue, ma continuavano a
percepire l'assegno sociale che spetta agli ultra
sessantasettenni residenti e domiciliati in Italia. Lo hanno
scoperto i finanzieri della Compagnia di Ancona e della Tenenza
di Senigallia, facendo emergere una truffa all'Inps da quasi
35mila euro.
I responsabili degli illeciti, residenti solo in maniera
fittizia nei Comuni di Ancona, Senigallia e Trecastelli, sono
risultati essere di fatto domiciliati in Albania, Ucraina,
Marocco, Tunisia e Argentina e non hanno comunicato il loro
effettivo luogo di dimora all'Inps, continuando a percepire il
sostegno al reddito: sono stati denunciati all'Autorità
Giudiziaria per il reato di indebita percezione di erogazioni a
danno dello Stato e segnalati all'Istituto di Previdenza sociale
per la revoca immediata del beneficio e il recupero delle somme
indebitamente percepite. Il caso più rilevante ha riguardato uno
dei denunciati che risulta essere ritornato in Tunisia nel
periodo compreso tra gennaio 2018 e maggio 2020, e ha
indebitamente percepito la somma di 14mila euro, mentre
dichiarava di continuare a risiedere ad Ancona.
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