/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aggressioni: a S. Benedetto centro antiviolenza oltre genere

Aggressioni

Aggressioni: a S. Benedetto centro antiviolenza oltre genere

Assessora, violenze relazionali per "cultura tossica persona"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 31 dicembre 2020, 13:03

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   Ufficializzata a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), l'apertura di un servizio senza precedenti voluto dall'assessora alle Pari Opportunità, Antonella Baiocchi: il "CAV Oltre il Genere", un centro Anti violenza aperto alla tutela anche degli uomini.
    "L''attuale cultura della violenza ha delle falle che devono essere superate" spiega Baiocchi che si è spesa per Pari Opportunità Inclusive, capaci di tutelare non solo le donne ma anche ogni tipologia di vittima indipendentemente dal genere: le donne, certo, ma anche i minori, gli anziani, i disabili e chiunque altro, compresi gli uomini, "per la tutela dei quali lo Stato ad oggi non spende un euro".
    "La matrice alla base della gran parte di violenze relazionali dentro e fuori le mura domestiche non va legata al sesso - spiega - ma alla cultura tossica della persona, analfabetismo psicologico, quindi sia del maschio che della femmina, che continua ad essere tramandata di generazione in generazione. E questa cultura che intrappola vittime e carnefici di qualsiasi sesso nel ciclo della violenza ben noto agli addetti ai lavori indicendo le persone ad essere deboli con i forti e forti con i deboli".
    Questo indirizzo politico non deve essere però inteso come un disconoscimento della violenza sulle donne. "La violenza di genere il femminicidio sono una realtà indiscutibile - osserva Baiocchi - ma bisogna superare l'atteggiamento dicotomico che solitamente si cavalca: chi difende le donne va contro gli uomini, chi difende gli uomini va contro le donne, che sottintende che la verità sia da una parte o dall'altra, che non porta a nessuna evoluzione ma alimenta la violenza che si vuole contrastare" .
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza