"Aiutateci, per favore,
ci sentiamo abbandonati". È l'appello lanciato da Giuseppe
D'Amico, responsabile dell'Universal Circo, bloccato a Fabriano
(Ancona) dall'ottobre scorso a causa della seconda ondata della
pandemia da coronavirus. Circa 40 persone, compresi sei
minorenni e due anziani ultra 80enni, a cui si aggiungono gli
animali da accudire: due elefanti, cammelli, cavallini e altri
animali esotici. "Un grazie di cuore alla Caritas della Diocesi
di Fabriano-Matelica che sta facendo tutto ciò che è in loro
potere per darci una mano. Ci portano generi alimentari, ci
hanno aiutato per il pagamento di alcune bollette elettriche e
per l'acquisto di un po' di fieno per gli animali" dice D'amico.
Hanno dato aiuti anche Coldiretti e altre associazioni. Ma i
circensi lamentano "la completa latitanza da parte delle
Istituzioni locali e non solo. Più volte abbiamo chiesto
incontri, ma per un motivo o per l'altro, in tutto questo lasso
di tempo, ci sono stati negati. Avremmo voluto spiegare le
condizioni, al limite dell'umanità, nelle quali stiamo
sopravvivendo". "Da marzo dello scorso anno che non lavoriamo
con continuità . aggiunge D'Amico -, siamo in una situazione
drammatica. I nostri giovani stanno cercando dei lavori a
chiamata, come la consegna di pizze e altro, a testimonianza che
ci stiamo dando da fare e non chiediamo solo aiuto senza fare la
nostra parte", conclude.
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