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Marchi falsi, Gdf sequestra beni per 60mila euro,3 denunce

Marchi falsi, Gdf sequestra beni per 60mila euro,3 denunce

Merce in vendita tramite gruppi social su piattaforme e-commerce

ANCONA, 15 febbraio 2021, 15:35

Redazione ANSA

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I finanzieri della Compagnia di Macerata hanno denunciato tre persone che gestivano un'attività di vendita di capi contraffatti attraverso piattaforme virtuali di e-commerce. Sequestrati beni per 60mila euro. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio hanno portato all'individuazione di tre persone, due italiani e un extracomunitario, che fanno parte dello stesso nucleo familiare, residenti nel Maceratese. Molto esperti nell'utilizzo dei social network, attraverso la creazione di gruppi sui sociale network, pubblicizzavano e vendevano capi di abbigliamento e accessori, borse e pelletterie contraffatti, riconducibili a note griffe come Gucci, Dior, Louis Vuitton, Nike, Burberry e Adidas. Merce acquistata in ingenti quantità in Turchia, Marocco e Cina, che arrivava in Italia tramite corrieri internazionali. Il pagamento dei prodotti ai fornitori veniva effettuato anticipatamente da parte dei tre, attraverso il servizio "Money transfer", oppure utilizzando "Paypal". Anche ai clienti veniva chiesti di pagare in anticipo i capi acquistati, facendo accreditare i relativi importi su carte di credito ricaricabili, rendendo difficoltosa l'individuazione.
    Per verificare l'autenticità dei prodotti, le Fiamme Gialle maceratesi si sono avvalse di un consulente tecnico esperto informatico in materia di contraffazioni: Pietro Dal Ben che ha ha effettuato specifiche perizie su alcuni prodotti sequestrati.
    Circa 12mila, secondi gli investigatori, i capi contraffatti venduti (costituiti, nella maggior parte dei casi, da set composti da scarpe, borsa e portafoglio) con un giro d'affari di circa 120mila euro ed un profitto netto conseguito per circa 60mila euro. Il gip Claudio Bonifazi ha ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, del profitto del reato. Sequestrati denaro su conti bancari e postali, gioielli, una porzione di due appartamenti in provincia di Macerata, riconducibili ai soggetti implicati nell'attività illecita. La posizione degli indagati verrà inoltre approfondita sotto l'aspetto fiscale.
   

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