Una inaugurazione che è stata anche
espressione dell'emergenza sanitaria in atto. Nessuna cerimonia
con le autorità oggi per l'apertura dell'anno giudiziario della
Corte dei Conti di Ancona, limitata solo alla stampa e per lo
più collegata in videoconferenza. Stando alla presidente Luisa
Motolese "la pandemia ha fatto emergere, come ci illustrano noti
economisti e sociologi, debolezze organizzative e tecnologiche
ed ha accentuato le disuguaglianze". Se ne può uscire "con una
burocrazia più snella e un sistema fiscale più leggero - ha
detto Motolese - che penalizzi meno le attività produttive.
Questi dovrebbero essere i pilastri su cui si dovrebbe fondare
l'economia italiana". Poi ha parlato di "resilienza
trasformativa" per costruire un sistema economico ed una società
più forte, "atteso che la resilienza è la nostra capacità a
fronte di uno choc per tornare rapidamente al punto pre-crisi".
Anche per ciò che concerne la giustizia infatti "la situazione
non è certamente ottimale, è noto che al nostro Paese spetta il
primato di una delle giustizie più lente in Europa". I dati
relativi all' attività svolta attestano che non si è mai fermata
e ha fatto registrare una crescente produttività. Quattordici le
udienze collegiali per 107 giudizi trattati, tutti con sentenza.
Nei giudizi di responsabilità sono state emesse sentenze di
condanna per oltre 2 milioni di euro (2.224.021), il triplo
rispetto a due anni fa. Nessun rito abbreviato è stato fatto
nelle controversie.
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