I centro sociali hanno manifestato
questa mattina, con striscioni e manifesti, in otto città delle
Marche, per chiedere di accelerare sulla campagna vaccinale e
rendere pubblici i brevetti sui vaccini. "Basta profitti sulla
salute. Vaccini subito", si legge negli striscioni affissi
davanti le sedi Asur di Fano, Senigallia, Ancona, Jesi,
Fabriano, Macerata, Civitanova Marche e Porto San Giorgio. "Se i
brevetti ed il know how sui vaccini fossero pubblici - hanno
spiegato - si potrebbe accelerarne la produzione", a beneficio
non solo della popolazione locale ma anche dei Paesi più poveri.
L'iniziativa è stata promossa a un anno dalla dichiarazione da
parte dell'Oms della pandemia globale, e nel giorno in cui - si
legge in una nota stampa - "il Consiglio dell'Organizzazione
Mondiale del Commercio si riunisce per riaffermare che la
proprietà dei brevetti deve essere anteposta alla vita ed alla
salute delle persone". La mobilitazione continuerà alle 21 di
stasera, con una assemblea online per discutere le iniziative da
mettere in campo "per una campagna vaccinale rapida e diffusa,
contro l'inerzia di chi governa la nostra Regione".
Durante i presidi, i Centri Sociali Marche hanno denunciato "la
fallimentare politica del presidente regionale Acquaroli che ha
ridotto in poche settimane le Marche in un lazzaretto a cielo
aperto, con gli ospedali quasi al collasso. Ad oggi, le Marche
sono le prime tra le regioni italiane per posti letto occupati
nelle terapie intensive e numero dei ricoveri nei reparti
covid".
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