Sono iniziati oggi presso la Covid
3 dell'Ospedale "Carlo Urbani" di Jesi diretta dal dott. Marco
Candela, in collaborazione con la dott. Anna Maria Schimizzi, le
somministrazioni endovena di Bamlanivimab, un anticorpo
monoclonale diretto contro la proteina spike di SARS-CoV-2.
Primo paziente a giovarsene, informa l'Asur, è stato un 44enne
risultato positivo al Covid il 21 marzo, portatore di una forma
di immunodeficienza e prontamente segnalato dal medico curante.
La struttura jesina, secondo l'Asur Area Vasta 2, "è stata la
prima nelle Marche a formulare un progetto in merito a tale
trattamento per il quale le evidenze scientifiche in letteratura
depongono per una particolare efficacia in fasi precoci in
pazienti con sintomi lievi/moderati dove è risultato associato
ad una significativa riduzione del numero di visite, accessi in
Pronto Soccorso e ricoveri, dati quindi di particolare interesse
nella corrente fase della pandemia caratterizzata da un
iperafflusso di pazienti Covid nelle strutture ospedaliere". La
popolazione candidabile al trattamento con anticorpi monoclonali
riguarda soggetti di età superiore ai 12 anni, positivi per
SARS-CoV-2, non ospedalizzati né in ossigenoterapia per
Covid-19, con sintomi insorti entro 10 giorni in presenza di
almeno un codificato fattore di rischio, parametri
scrupolosamente indicati nel format proposto dalla Covid 3 e
condiviso con Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera
scelta e Usca, ai quali spetta il compito di attivarne la
prescrizione.
La somministrazione, previo consenso informato, prevede una
infusione endovenosa degli anticorpi monoclonali in 60 minuti,
seguiti da altri 60 minuti di cautelativa osservazione.
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