Ha preso il via a Jesi (Ancona), il lavoro di riordino e valorizzazione dell'Archivio "Valeria Moriconi", con i copioni, le lettere, le immagini, i video, gli abiti di scena appartenuti alla grande attrice jesina, scomparsa nel 2005. Un 'superfondo', quello conservato presso il Centro Studi a lei intitolato, che documenta con dovizia di particolari 50 anni di carriera strepitosa, e che contiene al suo interno, tra l'altro, anche numerosi materiali appartenuti al regista Franco Enriquez, suo compagno di vita e nel teatro. Nel 2007, la Soprintendenza archivistica per le Marche ne ha riconosciuto "il sicuro interesse archivistico» osservando come la documentazione in esso conservata fosse «di rilevante interesse per documentare la vita e l'attività dell'attrice" jesina.
Il fondo, donato dalla famiglia della Moriconi al Comune di Jesi, e affidato nella gestione alla Fondazione Pergolesi Spontini, è al centro del progetto "Valeria Moriconi. Dal Teatro all'Archivio. Dall'Archivio al web" finanziato dalla Regione Marche tramite bando per il sostegno ad Archivi storici di rilievo regionale. Il progetto intende riordinare, catalogare e in parte digitalizzare il complesso di fondi, per una migliore conservazione della documentazione e ridurre il rischio di dispersione. L'obiettivo finale sarà pubblicare e valorizzare l'inventario e i documenti digitalizzati nel sito e nelle pagine social di Memorie di Marca per consentire a tutti di accedere al prezioso archivio; per far conoscere alle giovani generazioni l'attività professionale dell'attrice jesina.
Sono già all'opera gli archivisti coordinati da Matteo Sisti per la sistemazione dell'archivio; sarà poi affidata ad Archivi di valore, divisione aziendale di Record Data, la digitalizzazione dei documenti e l'esportazione dell'inventario in formato standard. L'attività di valorizzazione, invece, sarà curata dall'Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (Iscop).
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