Contagiato a fine agosto
dal Covid e poi guarito, Francesco Merloni, uno dei decani
dell'industria italiana, ha deciso di donare un milione di euro
per la ricerca scientifica, nello specifico ad un progetto
dell'associazione Veryditas mirato a promuovere l'eccellenza
della prestazione sanitaria presso l'azienda Ospedali Riuniti di
Ancona tramite l'integrazione fra umanizzazione della presa in
carico del paziente e cultura scientifica del trattamento,
valorizzando così la competenza professionale degli operatori
sanitari. Il progetto dell'associazione è interamente sostenuto
da un fondo ad hoc istituito dalla famiglia Merloni, che si è
impegnata a investire un milione di euro: 200mila euro per
l'acquisto di apparecchiature per le strutture maggiormente
coinvolte nella gestione dei pazienti con Covid-19, utilizzabili
da parte dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona per
finalità assistenziali e di ricerca scientifica, e 800mila euro
da utilizzare nell'arco di almeno 4 anni per per la premiazione
di giovani medici e ricercatori autori di protocolli di studio e
di ricerca coerenti con gli obiettivi dell'iniziativa. "Quella
del Covid-19 è stata un'esperienza che mi ha fatto capire
l'importanza di avere al proprio fianco le persone giuste,
medici e operatori sanitari preparati e professionali, ma anche
con speciali qualità umane" ha detto Francesco Merloni in un
incontro stampa. Secondo il figlio, presidente di Ariston
Thermo, Paolo Merloni "investire nella competenza professionale,
e quindi nel capitale umano, è la via del futuro, la scelta
verso il vero valore".
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