Una scuola di lettura per portare
nel mondo la musica poetica di Dante. A invocarla è stato
Roberto Benigni, che il 30 aprile ha aperto l'evento
organizzato in diretta social dall'Università di Macerata, in
collaborazione con il Liceo classico "Leopardi", per presentare
in anteprima nazionale il terzo capitolo di un progetto
editoriale dedicato alle letture dantesche dell'attore e regista
toscano. Progetto in tre volumi, editi dalla Franco Cesati, che
ha preso le mosse nel 2015 su iniziativa di Franco Musarra,
professore emerito di letteratura italiana all'Università
Cattolica di Lovanio, originario di Apiro. L'intervento di
Benigni è stato preceduto dai saluti del rettore Francesco
Adornato e della direttrice del Dipartimento di Scienze della
formazione, beni culturali e turismo Lorella Giannandrea, a
concludere invece le riflessioni di Donato Pirovano, docente di
filologia e critica dantesca all'Università di Torino. "Vorrei
tanto che in Italia ci fosse una scuola di lettura, così come
l'America manda nel mondo i suonatori di jazz, noi dovremmo
mandare nel mondo la nostra musica poetica più possente che è
quella di Dante", ha spiegato Benigni che si è soffermato in
particolare sulla difficoltà di leggere gli accenti che Dante
usa nella Divina Commedia. "Ai giovani - ha aggiunto il premio
Oscar - dico buttatevi dentro la Divina Commedia, fatevela
leggere e scoprirete che è un viaggio per l'essenza della vostra
vita".
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