Una pergamena in ricordo di Erica
Veneranda, studentessa dell'Università degli Studi di Perugia
affetta da una malattia neuromuscolare scomparsa nell'agosto
dello scorso anno, è stata consegnata alla famiglia dal rettore
Maurizio Oliviero. "Non è un giorno qualsiasi - ha sottolineato
quest'ultimo -: un Paese può dirsi civile solo quando riesce a
dare risposte a tutte le persone che fanno parte della sua
comunità".
"L'Università - ha detto Oliviero - è in primo luogo proprio
questo: una comunità, che si fa carico delle necessità e delle
aspirazioni delle sue componenti. Prendersi cura dei bisogni
educativi e umani delle nostre giovani e dei nostri giovani,
infatti, non rappresenta unicamente una responsabilità
istituzionale, ma costituisce un'eccezionale risorsa per la
crescita e la condivisione di una visione di sviluppo che metta
al centro le persone, valorizzandone le peculiarità. Nei
cosiddetti 'bisogni educativi speciali' ci sono enormi
opportunità: Erica Veneranda ce lo ha dimostrato con il suo
brillante percorso accademico, affrontato con straordinaria
tenacia e perseveranza".
La giovane, nata nel 1992 e affetta da miopatia nemalinica -
riferisce l'Università -, iscritta al Dipartimento di Filosofia,
scienze sociali, umane e della formazione aveva conseguito la
laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche dei processi
mentali nel 2017 con 110 e lode. Si era quindi iscritta alla
magistrale in "Valutazione del funzionamento individuale in
psicologia clinica della salute". Era residente a Porto San
Giorgio e raggiungeva regolarmente Perugia per sostenere gli
esami.
A ricevere la pergamena sono stati il padre Massimo, la madre
Agnese e il fratello Enrico, leggendo le motivazioni in essa
contenute. "L'Università degli Studi di Perugia - è detto in
essa - alla Dott.ssa Erica Veneranda, testimone autentica delle
infinite possibilità presenti in ciascuna persona. La sua
tenacia, il suo impegno costante e la sua determinazione restino
un esempio per tutti noi e per tutti coloro che, come lei, hanno
dedicato la loro vita allo studio".
La famiglia Veneranda ha rivolto parole di ringraziamento
all'Università degli Studi di Perugia per quanto fatto per
Erica.
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