/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Truffe dipendente comunale, tariffa più alta carta identità

macerata

Truffe dipendente comunale, tariffa più alta carta identità

Macerata. Pm, incassi 50mila euro. Difesa, proverà innocenza

MACERATA, 11 settembre 2021, 19:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   Una dipendente del Comune di Macerata, impiegata dell'Ufficio anagrafe, avrebbe intascato illegittimamente circa 50mila euro dal 2016 facendo pagare a cittadini circa 5 euro in più per avere la carta d'identità elettronica: applicava una tariffa 'sbagliata', 25,37 euro (invece di 22,21 euro) previsti per chi ha smarrito la carta d'identità o per un duplicato. Per questi motivi è stata indagata dalla Procura di Macerata: in esecuzione delle indagini avviate ad aprile dopo la segnalazione di un utente sui social, sono scattati ieri la perquisizione dell'ufficio comunale e sequestri preventivi per 45mila euro a carico dell'indagata, una 59enne di Civitanova Marche.
    I dettagli delle indagini sono stati forniti in una conferenza stampa al Comando di Polizia Locale di Macerata che ha svolto gli accertamenti coordinato dal pm Enrico Riccioni: verifiche interne erano partite su input dell'assessore alla polizia locale che aveva raccolto la segnalazione di un utente, e l'aveva girata al comandante dei vigili. Secondo l'accusa, la donna indicava accuratamente le somme 'extra' percepite indicandole in agendine e calendari che sono stati sequestrati.
    Per appropriarsi più agevolmente delle somme, avrebbe finto con gli utenti un malfunzionamento del pos, inducendoli a pagare in contanti. L'indagata avrebbe applicato la maggiorazione anche ad alcuni agenti in borghese che hanno finto di chiedere il documento durante le indagini. Gli inquirenti hanno anche piazzato telecamere nell'ufficio anagrafe per documentare tutto.
    "La mia assistita - ha detto il legale dell'indagata, l'avv.
    Alessandro Brandoni - respinge le accuse mosse contro di lei, essendo certa di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole e provvederà a dar prova della sua innocenza nel corso del processo".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza