Gli infortuni sul lavoro nelle
Marche, da gennaio ad agosto 2021, sono stati 10.598 e cioè 954
in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+9,9). In
occasione di lavoro, ci sono stati 656 infortuni pari a +7,7%, i
rimanenti sono in itinere. I morti sul lavoro sono 22. Sono
questi i dati Inail elaborati dalla Cgil Marche. Analizzando i
singoli settori, l'aumento degli infortuni riguarda l'industria
con +32,1%, l'artigianato con +19%, il terziario con +15% mentre
nell'agricoltura c'è un calo dell'11,4%. I più colpiti sono gli
uomini (+11,9%) ma per le donne si registra un incremento del
6,6%. Anche le malattie professionali sono aumentate: +47,1%, in
particolare nell'industria dove sono raddoppiate passando da
2.746 a 3.720. Da sottolineare che sono in crescita le malattie
del sistema nervoso, +41%, e c'è un'impennata di malattie del
sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, pari a +57,7%.
"Alla Regione chiediamo di convocare subito il tavolo sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro, così come annunciato nei mesi
scorsi", commenta Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil
Marche, che evidenzia come con il nuovo Pnrr, ci siano
investimenti pubblici, specie nell'edilizia e nell'industria,
"che comportano l'avvio di nuovi lavori e dunque la necessità di
conoscere e prevenire i rischi correlati alle attività di
produzione, utilizzando in modo corretto i sistemi di sicurezza.
Da parte nostra - conclude - chiediamo maggiore vigilanza e una
nuova disciplina sanzionatoria nei confronti di quei datori di
lavoro colpevolmente inadempienti, mettendo anche in campo
premialità per le imprese che, invece, investono sulla tutela
della salute dei lavoratori".
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