Sarà il ministero della Cultura ad esercitare il diritto alla prelazione su Villa Buonaccorsi, edificio del XVIII secolo appartenuto alla nobile famiglia Buonaccorsi a Potenza Picena (Macerata) e finito all'asta in estate. Lo annuncia il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli su facebook. "Nel tardo pomeriggio di ieri il ministro Franceschini mi ha chiamato - spiega - e, dopo una interlocuzione per le vie brevi avvenuta questa mattina tra le rispettive strutture tecniche, si è definito l'orientamento che al termine di tutte le procedure per l'aggiudicazione del bene, sarà il ministero ad esercitare il diritto alla prelazione.
Successivamente si stipulerà una convenzione per la valorizzazione e gestione e la somma che la Regione intendeva destinare alla prelazione sarà da subito messa a disposizione per i primi interventi necessari".
Dopo l'asta si era parlato dell'esercizio del diritto alla prelazione da parte del Comune di Potenza Picena oppure della Regione. Acquaroli ricorda che la scorsa settimana si è tenuta "una riunione tra Regione e Comune alla presenza dei tecnici regionali e comunali, il sindaco Noemi Tartabini e il vicesindaco Giulio Casciotti, per la definizione dell'esercizio del diritto di prelazione nei confronti di Villa Buonaccorsi".
Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio "pone in capo al Ministero la priorità, su tutti gli altri enti, di poter esercitare tale diritto, o la rinuncia a favore della Regione o del Comune" seguita Acquaroli, che dopo quell'incontro ha cercato il ministro Franceschini e il sottosegretario Borgonzoni "per comprendere l'eventuale interesse del ministero". Che è arrivato ieri. "Ringrazio il ministro Franceschini e tutti quanti si sono adoperati, in particolare il sottosegretario Borgonzoni e l'assessore alla Cultura Giorgia Latini che fin da questa estate hanno raccolto gli input del Comune e del territorio a seguire questa vicenda - aggiunge il governatore -, dimostrando grande interesse nei confronti di un bene che ha una forte valenza di carattere artistico e culturale e che rappresenta un patrimonio per tutta la comunità regionale e nazionale".
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