Un Rigoletto verdiano pensato per i
giovani, La Bohème di Puccini e L'italiana in Algeri di Rossini,
tre nuove cooproduzioni in programma dal 3 novembre prossimo al
19 febbraio 2022 a Fano, Ascoli Piceno e Fermo, frutto della
collaborazione tra Comuni, Regione Marche, orchestre,
conservatori, teatri, fondazioni musicali. E' il progetto
lanciato oggi in un incontro stampa on line dalla Fondazione
Rete Lirica delle Marche ed illustrato dal presidente Francesco
Ciabattoni, assieme al direttore Luciano Messi e al direttore
artistico Alessio Vlad. "Una ripartenza dopo la pandemia - ha
detto quest'ultimo - che intende non solo far vivere gli 80
teatri delle Marche, ma che nasce sotto il segno della
progettualità. Senza dimenticare la nostra tradizione, intende
infatti aprirsi ad esperienze nazionali ed internazionali,
lanciare e formare talenti locali, affiancando grandi artisti e
registi a giovani promesse, e arrivare agli spettatori più
piccoli attraverso le scuole, favorendo anche l'accessibilità ai
disabili". "Un modello - ha osservato l'assessore regionale alla
Cultura Giorgia Latini - che superando i campanilismi e facendo
rete, alza il livello qualitativo della programmazione,
sottolinea le nostre origini culturali e grazie alla battaglia
vinta di aver ottenuto una capienza di spettatori del 100% mette
in evidenza che i nostri teatri sono luoghi sicuri". Si parte
con le recite dedicate alle scuole (6-14 anni) di "Rigoletto. I
misteri del teatro", del progetto di Opera Domani diretto da
Cesare Della Sciucca, sul podio della Form, con la regia di
Manuel Renga e le scene e i costumi di Aurelio Colombo,
allestito da As.Li.Co in coproduzione con Bregenzer Festspiele.
Seguirà Bohème in una nuova produzione realizzata con il Teatro
dell'Opera Giocosa di Savona e il Teatro Sociale di Como, con la
regia del celebre soprano Renata Scotto. Infine L'Italiana in
Algeri, il cui debutto era stato bloccato dalla pandemia,
prodotta dalla Rete Lirica assieme al Rossini Opera Festival.
"In merito alla partecipazione alla Rete di altri teatri come
Jesi e Ancona - ha detto Messi - col primo abbiamo già
collaborato, e per quanto riguarda il secondo le nostre porte
sono aperte".
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