Vuole essere "il questore di tutti i cittadini" il nuovo questore di Ancona. Cesare Capocasa, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, che ha incontrato la stampa all'atto del suo insediamento. Di origini marchigiane (è nato a San Benedetto del Tronto), 60 anni, laureato in Giurisprudenza all'Università di Macerata, in Polizia dal 1988, ha svolto molti incarichi diversi, che gli hanno consentito di avere una formazione poliedrica e completa. E' stato questore di Imperia e di Ferrara. Cavaliere dell'Ordine Al Merito della Repubblica Italiana dal 2000, Ufficiale della Repubblica dal 2006, Commendatore dal 2014, è fratello minore di Oreste, già questore di Ancona dal 2015 al 2019. Nessun suggerimento dal fratello, ha detto oggi, "preferisco vedere, conoscere e crearmi una mia idea", tanto che stasera farà un primo giro in città per individuare eventuali criticità. Prevenzione e controllo del territorio, polizia di prossimità, attenzione per le categorie fragili alcune delle priorità dell'incarico, insieme alla "lotta al degrado". Bisogna lavorare anche, ha spiegato, sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini, "non basta far vedere le statistiche" con i numeri in calo. E questo si fa con il controllo del territorio ("che vuol dire territorio sotto controllo"), con l'agente di prossimità a cui possono rivolgersi cittadini e esercenti, in un contesto di "sicurezza integrata", a cui partecipano anche guardie giurate e security. In ogni caso, il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, coordinato dal prefetto, è il "cuore" di tutto il sistema. Capocasa vuole approfondire il tema delle intemperanze della movida anconetana e la delinquenza giovanile: "il termine baby gang si riferisce ad un altro contesto". Grande apertura ai cittadini - "la polizia che amo è che quella che va loro incontro e cerca di capirne i bisogni" - con una citazione di papa Francesco "il vero potere è il servizio". Apertura anche a "tutto il territorio, non solo il capoluogo". E infine l'ordine pubblico, "che è cambiato con il covid: le strade e le piazze non sono più le stesse": in un periodo di manifestazioni contro il Green pass, bisogna agire con "equilibrio, buonsenso, umanità".
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