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Eutanasia: caso tetraplegico Marche, "ancora ritardi"

Eutanasia

Eutanasia: caso tetraplegico Marche, "ancora ritardi"

Ass. Coscioni, nuova diffida a Asur dopo verifiche equipe sanità

ANCONA, 15 novembre 2021, 15:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Ancora un risposta interlocutoria dall'Asur Marche (Azienda sanitaria unica regionale) che informa di non aver ricevuto ancora il parere del Comitato Etico Regione Marche (Cerm) per il caso di Mario (nome di fantasia) 43enne tetraplegico marchigiano e immobilizzato da oltre dieci anni a seguito di un incidente stradale, che ha chiesto di accedere al suicidio assistito. Lo denuncia l'Associazione Luca Coscioni in riferimento al "primo potenziale caso italiano: l'Asur "continua a procrastinare, senza alcuna indicazione temporale precisa, una procedura urgente la cui richiesta iniziale risale a agosto 2020".
    Il 43enne ha scelto di non andare in Svizzera per accedere al suicidio assistito (ha contattato Marco Cappato per ricevere aiuto, ottenendo poi il semaforo verde dalla Svizzera), e ha invece chiesto all'Asl di competenza di verificare le proprie condizioni per accertare i requisiti individuati dalla Corte Costituzionale (sentenza 242/19; caso Cappato\Dj Fabo) al fine di procedere legalmente in Italia. Dopo il diniego dell'Asur, il ricorso presentato dal collegio di difesa di Mario - avvocati Filomena Gallo, Massimo Clara, Angioletto Calandrini, Cinzia Ammirati, Francesca Re, Rocco Berardo, Giordano Gagliardini - è stato in un primo tempo respinto dal Tribunale di Ancona che in sede di reclamo ha invece imposto nel giugno scorso all'Asur di procedere con le verifiche.
    A seguito di varie diffide dei legali, a settembre Mario è stato contattato dall'Asur per gli appuntamenti volti a verificarne le condizioni (colloquio con psicologi, medici palliativisti e neurologo) per accertamenti propedeutici al parere del Cerm, che sono stati eseguiti "scrupolosamente". Il 14 ottobre è stato notificato a Mario l'avvenuto invio al Cerm della Relazione collegiale e i legali sono tornati alla carica con l'Asur per dare corso alla procedura. L'Asur il 12 novembre ha comunicato di essere ancora in attesa del parere del Cerm e dunque che "questo sarà depositato non appena trasmesso". "In difetto di immediato e documentato adempimento dell'ordine del Giudice, - informa l'Associazione Luca Coscioni - saranno assunte tutte le tutele giudiziali ed istituzionali del caso".
   
   

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