"Ancona città meno cara d'Italia". L'Unione nazionale consumatori lo rileva in una nota commentando i dati Istat relativi alla classifica delle regioni, delle città capoluogo e dei Comuni con più di 150mila abitanti per il costo della vita. Nella graduatoria dei capoluoghi e dei Comuni con oltre 150mila abitanti la città capoluogo delle Marche è risultata la più virtuosa: Ancona (31/o posto) registra un'inflazione del 2,5% e una spesa aggiuntiva in media per famiglia pari a 567 euro su base annua (755 euro per una famiglia di quattro persone).
In testa alla classifica delle città più care torna Bolzano, (inflazione al +3,4%; maggior spesa aggiuntiva annua equivalente in media a 1.082 euro ma che schizza a 1.526 euro per una famiglia di quattro componenti). Al secondo posto Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 3,5% determina un incremento di spesa pari a 987 euro per una famiglia media, 1.361 euro per una di quattro persone; segue Padova, dove il +3,6% genera una spesa supplementare pari, rispettivamente, a 909 e 1.339 euro annui.
Per Trieste e Catania, che hanno l'inflazione più alta, +3,7%, la spesa aggiuntiva è rispettivamente di 877 e 1.286 euro, di 783 e 1058 euro.
Tra le regioni quella più 'costosa', con un'inflazione a +3,5%, è il Trentino Alto Adige (a famiglia un aggravio medio pari a 948 euro su base annua, 1.359 euro per una famiglia di quattro persone). Seguono la Valle d'Aosta (3,1%; costo della vita pari, rispettivamente, a 788 e 1.302 euro) e l'Emila Romagna, +3,2%, con un rincaro annuo di 843 e 1185 euro. Le Marche si collocano al 15/o posto con un'inflazione del 2,9% e un aggravio di spesa aggiuntiva di 648 (famiglia tipo) e 866 euro (famiglia di quattro persone).
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