"Ho coronato un sogno, mia
sorella e mio fratello, 16 e 17 anni, sono riusciti a lasciare
l'Afghanistan e oggi sono arrivati in Italia. Finalmente l'ho
potuti riabbracciare": a raccontarlo all'ANSA è un 33enne
afghano, da tempo residente in un paesino della provincia di
Macerata dove lavora e ha famiglia. Nell'agosto scorso, sempre
attraverso l'ANSA, aveva lanciato un appello al governo italiano
chiedendo aiuto per far uscire i due minorenni dal suo Paese di
origine, tornato sotto il controllo dei talebani. "Non mi sono
mai perso d'animo - spiega il giovane -. Ho cercato ogni strada
perché potessero lasciare l'Afghanistan e raggiungere l'Iran e
adesso che la missione è compiuta sono un uomo felice, anche se
stento ancora a credere che sia tutto vero". I due minori sono
sbarcati stamani all'aeroporto di Fiumicino, ad attenderli non
c'era soltanto il fratello maggiore, ma anche la mamma, arrivata
in Italia già due anni fa. "Quando scappai dall'Afghanistan,
ormai 15 anni fa, erano piccolissimi, oggi li ritrovo grandi e
fa un certo effetto", dice ancora il 33enne "maceratese" di
adozione. Che poi racconta quando e come sua sorella e suo
fratello sono riusciti a partire: "Due domeniche fa, dopo aver
ritirato il visto per l'Iran sono riusciti a superare la
frontiera a bordo di una macchina privata, dopo essere partiti
da Lashkar Ga dove vivevano a casa di parenti. Fortunatamente -
aggiunge - nessuno li ha ostacolati, nonostante ci fossero molti
talebani a controllare". "Una volta giunti in Iran - racconta
ancora - la moglie di un nostro zio li ha accompagnati
all'ambasciata italiana, dove già da tempo c'erano i visti
pronti per il ricongiungimento familiare". "Dopo tanta angoscia,
dopo aver davvero temuto per le loro sorti, stamani il sogno è
diventato realtà", conclude il trentatreenne.
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