Raffica di denunce per persecuzioni e
maltrattamenti in famiglia in prossimità del 25 novembre
Giornata della Violenza contro le donne. Ne sono arrivate otto
in pochi giorni al solo commissariato di Ps di Fano. Le vittime
sono sette donne e un uomo. Si è proceduto penalmente nei
confronti di 5 uomini resisi responsabili in 2 casi dei reati di
maltrattamenti verso familiari e in 3 di atti persecutori oltre
a lesioni personali. Inoltre sono stati adottati 3 provvedimenti
amministrativi dell'ammonimento, consistente in un avviso del
Questore nei confronti del responsabile di atti persecutori di
cessare immediatamente i comportamenti molesti, con l'avviso
che, in caso contrario, nei suoi confronti si procederà
penalmente d'ufficio tramite l'attivazione del Codice Rosso. Le
8 vittime, tutte residenti a Fano, si sono rivolte alla polizia
che, per l'alto numero di questi casi, ha allestito una stanza
apposita per accogliere, fornire assistenza e raccogliere le
segnalazioni. "Tra i principali motivi alla base degli episodi
di violenze sia fisiche che psicologiche c'è il rifiuto di
accettare l'interruzione del rapporto sentimentale - ricorda la
polizia -. In diversi casi, gli stalkers reagivano alla
separazione con un ulteriore inasprimento degli atteggiamenti
prevaricatori, come continui e opprimenti atti di meticoloso
controllo anche mediante appostamenti negli ambienti di lavoro,
reiterate minacce, molestie telefoniche, percosse e ingiurie,
tanto da cagionare gravi stati d'ansia e fondati timori per
l'incolumità propria e anche dei figli minori. Nei casi più
gravi, la Procura ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari,
l'allontanamento dalla casa familiare o il divieto di
avvicinamento alla persona offesa e ai suoi figli minori".
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