Istituita dalla Regione Marche
l'Agenzia regionale per il turismo e l'internazionalizzazione
(Atim). Via libera con 20 voti a favore, 7 contrari (Pd) e due
astenuti (M5s e Rinasci Marche) alla proposta di legge, ad
iniziativa della Giunta. L'Atim, ha detto il presidente
Francesco Acquaroli, è "un'idea, un progetto che si pone
l'obiettivo di costruire un percorso solido concreto di crescita
per l'internazionalizzazione delle azione, che lavora con i
territori, creare consapevolezza, supportare tecnologicamente e
dal punto di vista strategico chi ha un progetto ritenuto
all'altezza delle aspettative". "Creiamo presupposti affinché
gli assessori, le realtà imprenditoriali possano lavorare
insieme e perseguire una strategia comune".
L'Atim sarà chiamata a interventi volti a valorizzare
l'immagine, le risorse territoriali, culturali, economiche e
produttive del territorio, a migliorare la conoscenza di tali
immagini e risorse sul mercato nazionale e internazionale per la
crescita e lo sviluppo dei relativi settori. La sua costituzione
è finalizzata a promuovere in maniera coordinata il turismo e
l'internazionalizzazione, con una proficua integrazione sia
delle programmazioni che delle risorse disponibili, regionali,
statali ed europee. Durante la votazione del testo - 13
articoli; relazioni di Andrea Putzu (FdI) per la maggioranza e
Fabrizio Cesetti (Pd) per la minoranza - approvati due
emendamenti della maggioranza e uno dell'opposizione a firma del
gruppo Pd che ha presentato in totale 89 proposte emendative.
Dure critiche dai Dem che, tramite il relatore di minoranza
Fabrizio Cesetti ha presentato la gran mole di emendamenti,
"nessuno ostruzionistico". In una conferenza stampa a margine
della seduta e poi negli interventi in aula, il Gruppo Pd ha
attaccato la neonata agenzia: ha parlato dell'Atim come di un
"ennesimo carrozzone che la giunta si appresta ad approvare" che
"commissaria vari assessorati" costa tanto ai marchigiani:
"855mila euro sia per il 2022 e il 2023 solo per le spese di
funzionamento".
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