Hanno preso il via oggi i corsi di
"Situm", la scuola di innovazione territoriale Umbria Marche che
si propone di offrire ai giovani la possibilità di mettere in
parallelo formazione e lavoro, e di creare lavoro e
imprenditorialità nelle due regioni. La prima lezione si è
tenuta questo pomeriggio presso il Gruppo Loccioni ad Angeli di
Rosora, tra le imprese partner dell'iniziativa promossa da
Università Politecnica delle Marche, Università degli Studi di
Perugia, Camere di Commercio di Umbria e Marche. Bper Banca ha
offerto le borse di studio per le studentesse e gli studenti.
Nato nel 2020, il progetto Situm crea un ponte tra imprese,
operatori economico-sociali e Atenei, con le imprese che
partecipano alla definizione dei progetti formativi indicando le
competenze necessarie per la loro competitività. Due i corsi
corsi inter-universitari avviati oggi: uno di matrice tecnica
(Human Centric Manufacturing) con una panoramica su diverse
tecnologie d'eccellenza tra cui la robotica collaborativa,
l'altro di matrice socio-economica (Sustainable Development) per
preparare gli studenti ad intercettare tutte le opportunità
derivanti dal Next Gen EU. A salutare gli studenti, oggi, il
rettore di Ancona Gian Luca Gregori, e i professori dell'ateneo
perugino. "Il tema dell'innovazione legata al territorio è
fondamentale", ha detto Gregori. "In ognuno dei due corsi
introduciamo un elemento poco consueto: in quello tecnico il
punto di vista socio-antropologico, in quello sociale
l'approccio tecnologico". "Se sappiamo attrarre in questa terra
di mezzo grandi talenti e competenze lo dobbiamo alla scuola. I
produttori mondiali vengono in periferia a sviluppare
innovazione, sono diverse le imprese che lo fanno nei nostri
territori ed è patrimonio che va messo in rete con chi fa
formazione e ricerca, a cominciare dalle università", ha
spiegato Enrico Loccioni ai corsisti.
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