"La vicenda della Caterpillar è una
vicenda emblematica di una economia che uccide la dignità
dell'uomo anziché esserne al servizio, e pertanto va contrastata
in ogni modo. Per questo, in primo luogo chiediamo ai
responsabili della direzione di rivedere la decisione di
chiusura aziendale, dello stabilimento di Jesi. In secondo luogo
chiediamo a tutte le istituzioni comunali, regionali e nazionali
di prendere parte ed interessarsi a questa crisi industriale,
probabilmente la più importante della regione Marche dopo quella
di Fabriano". Lo scrive mons. Armando Trasarti, vescovo di Fano,
incaricato per la Commissione Regionale per i problemi Sociali e
il Lavoro della Cem (Conferenza Episcopale Marchigiana), in una
nota stampa in cui, a nome della Commissione e della Cem,
esprime "la più ampia vicinanza e solidarietà" a tutti i 270
lavoratori, alle loro famiglie, e ai lavoratori dell'indotto
dello stabilimento che la multinazionale americana vorrebbe
chiudere entro febbraio. E annuncia: "Sosterremo con tutti i
nostri mezzi la difesa del lavoro che hanno iniziato i
lavoratori, anche partecipando fisicamente alle prossime
manifestazioni pubbliche tramite i nostri uffici per la
pastorale sociale e del lavoro presenti in tutte le diocesi".
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