"Un anno intenso, di grande lavoro"
il 2021, il primo del secondo mandato del sindaco di Fermo Paolo
Calcinaro, che oggi ha tracciato un bilancio nel sontuoso
Palazzo dei Priori. "Non era semplice immaginare in un anno di
partire con il mercato coperto, il recupero del Fontevecchia,
l'ammodernamento di Lido, il lungomare di Marina Palmense con la
progettazione di nuove scogliere emerse finanziata dalla
Regione" ha elencato oggi, sottolineando che i risultati si
vedranno "nel 2022", compreso il ponte ciclopedonale da
inaugurare. Le prossime sfide riguardano l'urbanistica: "la
riprogrammazione di Campiglione e il Pinqua dell'ex Conceria,
finanziato con 15 milioni, la prima tranche del Pnrr, che
dimostra così di esistere e portare vantaggi. Resta invece il
Covid, con il suo andamento "a montagne russe" che rimarrà un
tema dominante anche per il 2022: "dobbiamo imparare a non
rilassarci troppo quando le cose vanno bene e a mantenere
lucidità quando vanno male". Nell'incontro con la stampa
Calcinaro ha rivendicato il fatto di essere un sindaco civico,
"prima ero attaccato dalla Lega, oggi dal Pd, tutti dovrebbero
imparare a pensare prima agli interessi della città e poi a
quelli dei partiti. Se siamo riusciti ad ottenere risorse è
perché abbiamo buone idee, bei progetti, tecnici validi, non
perché siamo amici di qualcuno". Un caso di scuola è quello
della sanità e delle difficoltà dell'ospedale Murri: "ma lì le
risposte devono venire da altre istituzioni. Io come sindaco ho
proposto, insieme all'Università Politecnica delle Marche, un
progetto per istituire a fermo la magistrale di scienze
infermieristiche, che porterebbe in città molti tirocinanti.
Aspetto risposte dalla Regione Marche". Ma Calcinaro ha anche
rivendicato il bilancio di previsione "approvato per la prima
volta entro l'anno". E ancora la tenuta dei servizi sociali di
fronte all'impatto del covid", il progetto di un biodigestore e
quello di vendita della Casina delle Rose.
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