Nello stabilimento Caterpillar di
Jesi, stamattina, c'era anche Jean Matthieu Chatain, neo
direttore del sito produttivo, in occasione della visita di una
delegazione della Duplomatic Motion solutions di Parabiago
(Milano), azienda lombarda che sta valutando l'ipotesi di
subentrare nello stabilimento jesino. Il manager francese non
era più tornato a Jesi dopo il 10 dicembre scorso, quando con un
megafono e con bodyguard al seguito, comunicò agli operai
riuniti ai cancelli la decisione della multinazionale americana
di trasferire altrove la produzione e di licenziare tutti i
dipendenti, circa 270 tra diretti ed interinali.
Oggi, scortato da agenti Digos, ha evitato l'incontro con gli
operai della Cat, e ha incontrato la delegazione della
Duplomatic - tra essi il Ceo Roberto Maddalon - nella
palazzina degli impiegati. I rappresentanti dell'azienda
lombarda sono stati poi accompagnati nello stabilimento dai
direttori della produzione e del personale della Cat, per una
visita ai reparti durata l'intera mattinata.
Prosegue, intanto, ai cancelli e nel piazzale di Via
Roncaglia, il presidio dei lavoratori che dal 10 dicembre
scioperano a turno per difendere il posto di lavoro. La speranza
è che la procedura di mobilità venga annullata o ritardata per
consentire la ricerca di eventuali soggetti interessati ad
acquistare l'intero sito produttivo, senza spezzatini, e
garantire la continuità lavorativa. Caterpillar dal canto suo ha
affidato a un advisor (EY) la ricerca di possibili acquirenti,
con un mandato che - salvo ripensamenti - scadrà il 23 febbraio
prossimo. Domani, la vertenza si sposta al Mise per un tavolo
convocato, in modalità online, dalla Struttura per le crisi
d'impresa del Ministero dello Sviluppo Economico, presenti i
sindacati e la proprietà aziendale.
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