Blocco merci, da lunedì scorso, allo stabilimento Caterpillar di Jesi. Una iniziativa di mobilitazione dei lavoratori che cercano di salvare il posto di lavoro, contro la decisione della proprietà di chiudere sito e produzione il 23 febbraio prossimo. "Abbiamo fermato l'uscita del prodotto finito dal sito di Jesi, ad oggi sono 4 i mezzi che non hanno potuto caricare i cilindri idraulici realizzati qui e diretti verso altri stabilimenti Caterpillar per essere assemblati ai mezzi di movimento terra", fa sapere Luigi Imperiale, responsabile territoriale Ancona di Fim Cisl, precisando che il blocco non riguarda merci e materiali in entrata. "Nello stabilimento - aggiunge - si continua a lavorare, nonostante lo sciopero a singhiozzo dei lavoratori che continuano ogni giorno la loro mobilitazione nel presidio ai cancelli". Prima della vertenza, alla Caterpillar di Jesi si lavoravano ogni giorno tra i 600 e i 700 cilindri oleodinamici, ma la produzione in queste settimane è nettamente crollata.
I sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e le Rsu di stabilimento hanno indetto per domani mezz'ora di sit in di protesta alle ore 12:00 con partenza del corteo dal presidio Caterpillar verso la rotatoria di via Ancona di ingresso alla SS76, entrata Jesi est. Poi i lavoratori rientreranno in azienda tranne quelli che saranno i sciopero in quella fascia oraria per presenza al presidio vicino ai cancelli. Venerdì pomeriggio sindacati e Rsu torneranno ad incontrarsi per decidere altre iniziative di mobilitazione, finalizzate al blocco o al rallentamento delle procedure di mobilità dei lavoratori del sito, circa 270 persone tra diretti ed indiretti.
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