Parte alla Clinica Oncologica degli
Ospedali Riuniti di Ancona, in contemporanea con altri sei
centri italiani tra cui Milano, Verona e Napoli, la
sperimentazione di una nuova terapia di precisione contro il
cancro, che utilizza farmaci cosiddetti agnostici in grado di
colpire in maniera selettiva alcune mutazioni genetiche,
indipendentemente dall'organo interessato alla patologia. Lo
hanno annunciato oggi in un incontro stampa il direttore
generale dell'Aou Michele Caporossi, l'assessore regionale alla
Sanità Filippo Saltamarini e la responsabile della Clinica
Oncologica di Torrette Rossana Berardi, alla vigilia della
Giornata mondiale contro il cancro. L'iniziativa rientra tra gli
studi di fase 1 che in oncologia non superano il 20% del totale,
ma sono molto importanti perché quando riguardano i tumori,
permettono l'accesso a cure salvavita innovative per pazienti
altrimenti privi di alternative terapeutiche. In particolare
sono rivolti a soggetti con tumori solidi avanzati o metastatici
positivi alla fusione di NTRK, vale a dire di quei recettori che
giocano un ruolo importante nello sviluppo del sistema nervoso,
attraverso la regolazione della proliferazione cellulare, la
differenziazione, la morte programmata di una cellula (apoptosi)
e la sopravvivenza dei neuroni, sia nel sistema nervoso centrale
che in quello periferico. "Lo studio - ha specificato Berardi -
andrà ad utilizzare per la prima volta nell'uomo PBI-200, un
nuovo farmaco intelligente che colpisce il bersaglio NTRK". Per
accedere alla sperimentazione si può anche far riferimento al
Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche-Corm
(www.corm-marche.it). "Un risultato - ha commentato Caporossi -
che mette insieme assistenza, ricerca e didattica anche grazie
al potenziamento di un sistema a rete tra tutti i professionisti
della sanità dei presidi ospedalieri e territoriali".
"L'emergenza coronavirus non ha fermato i reparti di oncologia
medica - ha sottolineato Saltamartini -. Le sedute di
chemioterapia nei day hospital, la somministrazione dei vari
farmaci anticancro e tutto il consueto lavoro di reparto sono
stati riorganizzati per mettere in sicurezza sia il personale
sanitario che i pazienti".
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