Ricorso in appello al Consiglio
di Stato per chiedere il rispetto della parità di genere nella
Giunta regionale di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli.
A presentarlo, il 3 febbraio scorso, sono stati gli stessi
firmatari (61), guidati dalla ex consigliera di parità Paola
Petrucci, del ricorso al Tar delle Marche (21 dicembre 2020) nel
quale si lamentava il "mancato equilibrio di genere nella Giunta
nominata dopo le elezioni del settembre 2020 che comprende un
solo assessore donna (Giorgia Latini, che ha tra le deleghe
Istruzione, Cultura, Sport e Pari opportunità; ndr)". In quella
sede il Tar Marche aveva confermato la legittimità della
composizione della Giunta. Per questo i firmatari hanno deciso
di ricorrere al Consiglio di Stato per chiedere l'annullamento o
riforma della sentenza del Tar Marche del 23 giugno scorso (n.
557/2021).
"Lo scopo del nostro appello - spiega Paola Petrucci - è
quello di garantire una democrazia paritaria nelle Istituzioni"
e "una equa distribuzione delle deleghe tra donne e uomini". "La
sentenza del Tar parla di rappresentatività di genere", mentre
"noi chiediamo che sia rispettato l'equilibrio di genere". In
tal senso Petrucci evidenzia che l'assegnazione delle deleghe in
una giunta regionale dovrebbe rispettare una distribuzione pari
al "50% di cariche alle donne e un 50% agli uomini così da
garantire pari dignità e non la semplice rappresentanza".
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