La giunta comunale di Ancona ha approvato un Protocollo d'intesa per la realizzazione di un progetto sperimentale di economia circolare finalizzato alla valorizzazione della plastica raccolta accidentalmente in mare nel corso dell'attività di pesca. A sottoscrivere l'accordo, fa sapere il Comune di Ancona, sarà un nutrito pool di istituzioni e aziende, quali l'Istituto per le Risorse Biologiche e Biotecnologie Marine - Cnr Irbim, la Regione Marche, la Capitaneria di Porto di Ancona, l' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, l' Ass. Produttori Pesca Ancona Soc. Coop. P.A., la Garbage Service SRL e Garbage Ancona Srl, il Centro Assistenza Ecologica Srl e la Nexus srl "In attesa della legge nazionale che disciplina la materia e in linea con una serie di iniziative della Regione Marche, l 'ultima delle quali l'approvazione dello schema di protocollo nel dicembre scorso, la giunta comunale ha deliberato il protocollo che sancisce il ruolo determinante delle attività di pesca professionali nel contribuire alla intercettazione dei rifiuti plastici dispersi in mare".
Sulla base di questa intesa, essendo autorizzati espressamente al conferimento della frazione accidentalmente raccolta nel corso dell'attività ordinaria, i pescatori sono formalmente identificati come "un valido strumento per la riduzione dell'inquinamento marino e la prevenzione della produzione del rifiuto urbano da spiaggiamento".
L'iniziativa è in continuità con le disposizioni della Regione atte a favorire il prelievo di rifiuti plastici e la loro gestione al fine di un successivo trattamento: per raggiungere l'obiettivo, con il sostanziale apporto d Cnr-Irbim, si è resa necessaria la realizzazione di incontri e accordi di programma tra i soggetti istituzionali ed economico-sociali interessati diretti alla " individuazione e condivisione di percorsi e strumenti idonei ad implementare un sistema per garantire il prelievo dei rifiuti plastici dispersi in mare, il loro recupero o il corretto smaltimento presso centri specializzati".
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