Nel 1991, negli anni
successivi all'incidente nucleare a Chernobyl, una famiglia di
San Ginesio (Macerata) adottò tre fratellini ucraini, di cui due
gemelli, rimasti orfani; a 31 anni di distanza lo stesso nucleo
famigliare accoglie in casa Ilenia, moglie di Sergej, maggiore
dei tre fratellini, in fuga dalla guerra mentre il marito pilota
militare è rimasto al fronte. La signora Adele Rapagnani detta
'Lina', classe 1918, ha festeggiato 104 anni circondata dalla
famiglia 'allargata', con accanto anche Ilenia il cui volto
appare ora più disteso. Nonna Lina è riuscita anche a strapparle
qualche sorriso ricordando i tanti aneddoti vissuti nel corso
dei suoi anni, prezioso patrimonio di tradizioni, di valori
culturali e civili.
In occasione del compleanno ultracentenario della 'nonnina'
di San Ginesio, anche il sindaco Giuliano Ciabocco le ha fatto
visita, accompagnato dagli Assessori Mari, Alessandrini e dal
consigliere Paletti, anche per consegnare alla 104enne un
omaggio floreale a ricordo di questo evento "speciale". Nonna
Lina è lucida, energica e quando è necessario anche autoritaria,
sempre circondata dall'amore del figlio Filippo, della nuora
Maria, dei nipoti e pronipoti. Proprio insieme al figlio e alla
nuora decisero nel '91 di adottare i tre fratellini ucraini
orfani che crebbero e, grazie all'aiuto ricevuto, furono in
grado di costruirsi una loro vita senza mai dimenticare la loro
famiglia italiana. Oggi Ilenia, moglie di Sergej, da Kiev è
potuta scappare dagli orrori della guerra per raggiungere Lina e
tutta la sua famiglia mentre il marito è rimasto in patria a
combattere.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA