Otto provvedimenti di ammonimento
del Questore di Fermo in poco meno di tre mesi per comportamenti
violenti o persecutori. Dopo i due casi di febbraio, le attività
di analisi dei poliziotti della Divisione Anticrimine sono
proseguite senza tregua portando all'irrogazione e alla notifica
di altre sei misure di prevenzione, una delle quali ha
riguardato una donna che, dopo aver scoperto foto di donne nel
telefonino del marito, lo ha picchiato in strada.
Le altre cinque misure di prevenzione hanno interessato
uomini che non hanno accettato la fine di una relazione
sentimentale o coniugale, che hanno agito con comportamenti
violenti, provocando in alcuni casi anche lesioni personali alla
donna, ma sempre mettendo in atto atteggiamenti vessatori,
minacce, appostamenti, comportamenti vendicativi lesivi e senza
rispetto della libertà dell'altra parte. "Otto ammonimenti in
poco più di due mesi adottati ed eseguiti nel rispetto delle
norme in materia, otto diffide dal continuare negli atti
persecutori - osserva la Questura - ma nel contempo otto inviti
per il soggetto maltrattante a farsi aiutare per superare le
evidenziate difficoltà a relazionarsi con le persone che avevano
per lui stima e affetto, sentimenti che sono stati traditi e
gravemente violati". "Potrebbe sembrare un numero rilevante per
una piccola' comunità, come quella fermana, ma è invece il
segnale della costante attenzione della Questura al fenomeno
della violenza più insensata nella consapevolezza che le misure
di prevenzione, anche nei confronti degli atti persecutori, sono
efficaci per la sicurezza fisica e psichica delle vittime che
denunciano i maltrattamenti e per quelle che affidano la loro
libertà e serenità e quella dei propri congiunti agli operatori
della Polizia di Stato". Infatti, "l'analisi dei provvedimenti
di Ammonimento emanati fino ad oggi nel Fermano - riferisce la
Questura - dimostrano chiaramente l'efficacia della misura di
prevenzione poiché sono davvero pochi i casi nei quali l'autore
dei comportamenti, dopo la notifica del provvedimento, non ne ha
capito o voluto comprendere l'importanza della diffida e ha
subìto le conseguenze giudiziarie della sua pervicacia".
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