Imprenditore arrestato per "caporalato" dai finanzieri di Camerino su ordine del gip di Macerata. Nei confronti dell'imprenditore, finito agli arresti domiciliari, eseguito anche il decreto di amministrazione giudiziaria dell'azienda. Le misure cautelari giungono a conclusione di un'articolata attività d'indagine che, nell'agosto dello scorso anno, aveva fatto emergere in una azienda manifatturiera, l'impiego di sette lavoratori "in nero" e nove "irregolari".
Gli approfondimenti investigativi avevano consentito di rilevare che gran parte del personale veniva remunerato con emolumenti nettamente inferiori a quelli risultanti dalle buste paga. Per altri dipendenti, invece, per i quali era stata appurata la coincidenza delle some corrisposte con quelle indicate nelle buste paga, era stato riscontrato un numero di ore effettuate maggiore di quelle documentate, che non erano mai state retribuite. Gli accertamenti avevano permesso di constatare che veniva corrisposta una retribuzione netta inferiore di circa il 40%, rispetto a quanto stabilito nel Contratto Collettivo Nazionale di categoria, ovvero una paga oraria compresa tra 4,50 e 5 euro. Motivo per cui il datore di lavoro era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata. A seguito della reiterazione di tali condotte, come accertato di recente dai militari della Tenenza Gdf di Camerino, l'Autorità Giudiziaria ha ritenuto che ci fossero elementi per adottare gli arresti domiciliari oltre all'amministrazione giudiziaria dell'azienda, con affidamento della stessa a un amministratore nominato dal giudice.
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