Quattro generazioni in
fuga dalla guerra in Ucraina. A Porto San Giorgio, in provincia
di Fermo, nei giorni scorsi è arrivata una famiglia composta da
un bimbo di appena 3 mesi, dalla mamma, dalla nonna e dalla
bisnonna di 74 anni. Facevano parte del gruppo di 40 persone che
l'associazione culturale Marchemagiche ha prelevato ai confini
del Paese sotto attacco della Russia e portato in Italia. "È
stata un'esperienza molto forte, vedere negli occhi di queste
donne e bambini la paura, la tristezza e il desiderio di tornare
quanto prima nelle loro città, ti tocca il cuore", racconta
all'ANSA Lauro Salvatelli, presidente dell'associazione. Ad
andare a prendere con il pullman il piccolo Timyr - partito da
Kharkiv - e tutti gli altri, è andato direttamente Salvatelli,
assieme ad altre tre persone, tra cui una mediatrice culturale.
"Si trovavano già nei campi di prima accoglienza di Tomaszow
Lubelski - racconta il presidente -. Grazie a un contatto che
avevamo maturato sul posto nei giorni precedenti al nostro
arrivo è stato possibile portarli in Italia". Sei delle 40
persone si sono fermate a Mestre, a casa di parenti e amici, le
altre 34 hanno invece raggiunto le Marche. Il bimbo con mamma e
nonne ha trovato alloggio a Falerone, piccolo borgo del Fermano.
Timyr gioca e sorride spensierato, "nei suoi occhi si può
leggere il futuro", dice Salvatelli.
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