Inaugurato oggi il 732/o anno
accademico dell'Università di Macerata, alla presenza anche del
ministro delll'Università Ricerca Maria Cristina Messa. Il
rettore Francesco Adornato ha aperto la sua relazione citando
una poesia di Salvatore Quasimodo, "Alle fronde dei salici",
scritta nel 1946, che "propone e squarcia il tempo presente per
via della guerra". "Una guerra - spiega il rettore - scatenata
dall'invasione russa dell'Ucraina, che colpisce l'Europa e la
sua storia". "L'Ucraina, se geograficamente si trova nell'Europa
orientale, culturalmente è per intero Europa", sottolinea
Adornato. L'anno accademico è stato dedicato all'Anno europeo
dei giovani: "l'Università di Macerata è oggi un crogiolo di
lingue, culture, etnie, volti, esperienze di giovani studenti,
dottorandi e di visiting professor provenienti da tanti luoghi
d'Europa e del mondo, Ucraina e Russia comprese, che ne fanno un
campus internazionale incastonato nel centro storico". "Abbiamo
particolarmente bisogno di un'Europa società aperta e non
fortezza, modello sociale e non ortodossia monetarista, progetto
politico progressista e non alchimia a geometrie variabili degli
interessi nazionali dei più forti" ha detto ancora. "Abbiamo
bisogno di un rinascimento europeo che coinvolga le nostre
comunità, anche alla luce delle dinamiche che hanno colpito, in
questi ultimi anni, tanto in senso materiale, quanto
nell'immaginario collettivo, sia la comunità accademica, che
quella cittadina". Il rettore nella sua relazione ha ricordato
anche i giorni difficili del sisma 2016 e la ricostruzione in
atto: "Abbiamo avviato fin qui cantieri per 50 milioni di euro
che tra non molto tempo renderanno le nostre sedi non solo
fruibili, ma ancor più funzionali nella loro agibilità e più
luminose nel loro recupero architettonico". Il rettore ha
concluso il suo intervento parlando delle opportunità offerte
alle università italiane dal Pnrr.
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